L’usb del futuro userà la fibra ottica?

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    Intel presenta Light Peak, una nuova tecnologia per il trasferimento dati ad altissima velocità.



    Oggi stiamo vivendo l’era del wireless ma in un futuro alquanto prossimo potremmo tornare a fare un uso massiccio di cavi per il trasferimento dei dati - da e verso il computer.
    La scorsa settimana all’Intel Developer Forum la più grande azienda produttrice di processori ha presentato [g]Light Peak[/g] , una nuova tecnologia che fa uso di cavi in fibra ottica per il trasferimento dati ad altissima velocità. L’obiettivo di Intel è ovviamente quello di farla diventare uno standard industriale diffuso a livello internazionale. Un’ambizione grandissima che cerca di fare in modo che Light Peak divenga l’unico (o almeno il principale) sistema attraverso cui connettere il pc ad una rete, ad una stampante, ad un video, a un proiettore, a una webcam, a un sistema per la memorizzazione di dati (vedi hard disk e affini) e a qualsiasi altro tipo di periferica.
    Sony è tra le aziende che hanno da subito dichiarato il proprio supporto alla tecnologia. Ma non è sola. Anche Apple fa parte della partita. Anzi il blog Engadget ha scoperto che è stata proprio l’azienda di Cupertino a suggerire alla Intel di sviluppare questa tecnologia. Per il momento, però, nessuna delle due aziende ha rilasciato dichiarazioni a riguardo; non ci sono smentite, né conferme ufficiali per questa voce. Sarà un caso se per la seconda dimostrazione di Light Peak sia stato usato un computer della mela morsicata?
    Diversi sono i modi in cui la nuova tecnologia Intel potrebbe affermarsi sul mercato. Uno di questi potrebbe essere stringere un’alleanza con l’USB. La terza versione dello Universal Standard Bus, quella in grado di trasferire dati sino ad una velocità di 5 Gigabit al secondo, sta per arrivare sul mercato. Non sappiamo quanto tempo ci metterà per diffondersi, né per quanto tempo terrà banco, ma di certo non potrà durare in eterno.
    Le necessità tecnologiche avanzano in maniera inesorabile. Più passa il tempo, più il mercato ha bisogno di standard con alti data transfer. In futuro, ad esempio, sincronizzare diversi terabyte di dati tra un pc ed un iPod potrebbe risultare un’operazione molto lunga, a meno che ci vengano in soccorso tecnologie di trasferimento più potenti. Lo standard USB 3.0 è dieci volte più veloce dell’USB 2.0, il quale, a sua volta, è 40 volte più veloce della prima versione. I cavi USB che usiamo ogni giorno sono fatti di rame, un materiale che ha dei limiti fisici, oggettivamente invalicabili: più di tanti bit al secondo (impulsi elettrici) non può trasportare. Ormai siamo molto vicini a questo limite. Un cambiamento di materiale è necessario. In un intervista Jeff Ravencraft - presidente nonché portavoce del USB Implementers Forum - ha dichiarato: «Ad un certo punto l’industria dovrà necessariamente effettuare la transizione».
    La risposta giusta a questa necessità, dunque, potrebbe arrivare proprio dalla fibra ottica. Usare come materiale per i cavi la fibra di vetro, anziché il rame, significherebbe per l’USB aumentare significativamente le velocità di trasferimento dati. Il matrimonio tra Light Peak e USB s’ha da fare ma entrambi le parti in gioco, per il momento, sono estremamente caute. Durante la dimostrazione della nuova tecnologia è stato usato proprio un cavo alle cui estremità c’erano due connettori USB. Sarà stata una mera coincidenza?
    Intel ha dichiarato che prodotti Light Peak saranno pronti per il mercato non prima del 2010; intanto una pre-produzione di chip appositamente ideati per questa tecnologia è già partita. Allo stato attuale un collegamento Light Peak può trasferire dati ad una velocità di 10 Gbps (Gigabit per secondo) in entrambe le direzioni lungo il cavo. In futuro potrà raggiungere anche migliori performance. Secondo Jason Ziller, il direttore del programma “optical input-output” di Intel, nel prossimo decennio si potrà raggiungere anche velocità di 100 Gbps.
    Un’altra delle caratteristiche fondamentali di Light Peak è la possibilità di collegarsi o scollegarsi ‘a caldo’ – proprio come già succede con l’USB – ossia inserire un cavo o disinserirlo mentre le macchine sono ancora accese e funzionanti. Da non sottovalutare nemmeno l’estrema versatilità della circuiteria di Light Peak, che è in grado di gestire contemporaneamente molteplici protocolli di comunicazione. La sua promessa futura, infatti, è proprio quella di diventare un connettore universale, capace di andare a sostituire tutti i formati ad oggi tra loro incompatibili, come USB, HDMI, FireWire, DVI e DisplayPort











    Edited by La DEA del Web - 19/11/2010, 15:53
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