Panico fra i servizi di hosting: FileSonic non permette più di condividere file, FileServe e VideoBB

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    Come in molti temevano, la chiusura di MegaUpload e MegaVideo da parte dell’FBI ha avuto serie ripercussioni anche sugli altri servizi di hosting rimasti online. Il tintinnio delle manette che con molta probabilità porterà in carcere Kim Schmitz, il fondatore di MegaUpload, ha gettato nel panico i responsabili di FileSonic che, con una mossa a dir poco sorprendente, nelle scorse ore hanno eliminato la possibilità di condividere i file caricati sui server del servizio. Quasi come per magia, in questo modo, FileSonic si è trasformato in un hard disk online attraverso il quale si possono scaricare solo i propri file e non si può condividere materiale di alcun genere con gli altri.

    Questo è il cambiamento più clamoroso avvenuto nella galassia degli hosting online nelle ultime ore, ma non è il solo avvenimento che ha fatto scatenare la paura e la rabbia degli utenti. Come ci hanno segnalato alcuni di voi attraverso i commenti, altri due servizi molto popolari, FileServe e VideoBB, hanno compiuto delle “mosse strane” e senza alcuna spiegazione chiudendo i rubinetti per quel che concerne i programmi di affiliazione. Molti degli account sospetti che ospitavano materiale piratato sono stati chiusi e non vengono più pagati gli uploader che guadagnano caricando file sui due servizi.

    Segni inequivocabili che la tecnica del “colpirne uno per educarne cento” adottata dalle autorità americane è riuscita appieno nel suo intento. Adesso, tutti i servizi di hosting che in passato – in nome del Dio denaro – avevano chiuso un occhio nei confronti degli upload illegali fanno di tutto per mettersi in regola e lasciano pagare il conto agli utenti, trattati ancora una volta come l’ultima ruota del carro. E non si parla solo di uploader “senza scrupoli” che si sono arricchiti con le opere protette dal diritto d’autore ma di tantissimi utenti onesti che, avendo un account su FileSonic o simili per ospitare e condividere i file di cui erano legittimi proprietari, ora si ritrovano con un servizio (pagato) non più funzionante e con il serio rischio di vedere tutti i propri dati disintegrati nel repulisti generale che si sta verificando in questi giorni.

    In quest’ottica, è molto interessante il punto messo a fuoco da Paolo Attivissimo sul suo blog. La vicenda MegaUpload/FileSonic dimostra che il cloud non è sicuro per ospitare i nostri dati, con uno schiocco di dita i Governi possono decidere la vita o la morte di un servizio e di tutti i file ospitati sui suoi server senza che gli utenti possano dire la loro o essere risarciti di eventuali danni causati dalla indisponibilità di un hosting online. Certo, parlarne ora ci fa sembrare un tantino allarmisti e bacchettoni, ma immaginate uno scenario del genere fra qualche anno, quando si prevede che la maggior parte degli utenti ospiterà i propri dati sulle piattaforme cloud.

    Bisogna mettere in chiaro alcuni princìpi e bisogna farlo ora. Dopo di ciò, si potrà tornare sul discorso della pirateria (che c’era prima del boom di MegaUpload e continuerà ad esserci anche dopo, con o senza i servizi di hosting) e fare tutti i ragionamenti necessari sul meccanismo del copyright e la sua inadeguatezza, chiarissima, all’epoca di Internet. Restate collegati per altri eventuali aggiornamenti dal fronte hosting.






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0 replies since 23/1/2012, 10:19   12 views
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